Abbassiamo i prezzi della cannabis terapeutica: liberalizziamo la produzione

Mentre l’Ansa lancia la notizia che il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha convocato al Ministero della Salute un tavolo con le sigle rappresentative dei farmacisti italiani per affrontare il tema del prezzo della Cannabis terapeutica, l’Associazione Luca Coscioni ribatte che il percorso di aggiustamento dei prezzi non può che passare per la liberalizzazione delle licenze di produzione.

“L’Associazione Luca Coscioni ritiene positiva la convocazione dei rappresentati dei farmacisti italiani da parte della Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, per affrontare il tema del prezzo della Cannabis terapeutica”.

Lo scrive Marco Perduca, della giunta dell’Associazione,che in una nota ha aggiunto:

Sono anni che i pazienti lamentano la difficoltà di acquisto dei prodotti quanto i prezzi troppo alti – due cause del continuo ricorso al mercato illegale anche per motivi terapeutici. Ci appelliamo alla Ministro affinché si ampli la produzione di cannabis allo Stabilimento Farmaceutico Militare di Firenze e si studi l’ipotesi di liberalizzare le licenze di produzione. Tanto quanto il Ministero, siamo stati spesso contattati da potenziali produttori italiani e stranieri pronti ad aumentare l’offerta di cannabinoidi, ma senza un’apertura al settore privato, da regolamentare puntualmente, non si riuscirà a creare quel circolo virtuoso che potrà far scendere drasticamente il prezzo della materia per i prodotti galenici”.

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Cannabis è il nome scientifico della marijuana, che in Italia è chiamata anche canapa o erba. È una pianta a fiore, appartiene alla famiglia delle cannabinacee, ordine delle urticales,di cui fanno parte anche le ortiche. Il Delta-9-tetraidrocannabinolo e il Trans-delta-9-tetraidrocannabinolo sono due dei suoi principi attivi, e il 18 Aprile del 2007 sono stati inseriti con Decreto Ministeriale nella tabella che ne consente la prescrizione con ricetta medica in quanto “costituiscono principi attivi di medicinali utilizzati come adiuvanti nella terapia del dolore, anche al fine di contenere i dosaggi dei farmaci oppiacei, ed inoltre si sono rivelati efficaci nel trattamento di patologie neurodegenerative quali la sclerosi multipla”.