A che punto siamo con la Cannabis terapeutica in Italia?

Associazione Luca Coscioni e Radicali Italiani sono scesi in piazza martedì 23 ottobre 2019 alle ore 17 con la manifestazione Cannabis? Meglio Legale. Alla presenza di una trentina di parlamentari di vari schieramenti politici, si sono accesi nuovamente i riflettori sulla legalizzazione della cannabis.

Un tema che aveva visto le due associazioni protagoniste già nel 2016 con il deposito delle proposta di legge di iniziativa popolare Legalizziamo! con il sostegno di 68 mila firme. Una delegazione composta da malati, e rappresentanti dell’Associazione Luca Coscioni e di Radicali Italiani ha, poi, incontrato il presidente della Camera, Roberto Fico, al quale sono state consegnate altre 26 mila firme raccolte in questi tre anni.

Di cosa possono fare Parlamento e governo per spingere la discussione in aula della proposta di legge ne abbiamo parlato qui. In questa sede cogliamo l’occasione per fare un riepilogo di quanto fatto fin qui sul tema della Cannabis terapuetica in Italai.

Dal 2007 l’Italia consente la prescrivibilità dei prodotti a base di cannabis per vari tipi di condizioni, dal 2012 una quindicina di Regioni hanno adottato leggi per rimborsare i prodotti specificando chi possa scrivere le ricette e chiarendo il catalogo dei prodotti rimborsabili.

Dal 2015 lo Stabilimento Farmaceutico Militare di Firenze coltiva infiorescenze ricche di CBD (uno dei due principi attivi utilizzati per fini terapeutici) che spedisce direttamente alla farmacie che ne fanno richiesta. Da una decina d’anni la stragrande maggioranza dei prodotti disponibili sul mercato provengono dall’Olanda (e sono ricchi anche di THC), mentre dal 2018 sono stati importati prodotti anche dalla Germania a seguito di specifiche gare d’appalto.

Da qualche settimana l’Unione europea ha approvato l’Epidiolex un farmaco a base di cannabis indicato per il trattamento di forme rare ma gravi di epilessia. E’ la prima volta che accade nel nostro continente. Si tratta di un prodotto Made in USA lanciato nel 2018. A seguito di questo riconoscimento da parte dell’Agenzia del farmaco europea potrà esser prescritto e in tutti gli Stati Membri dell’UE. L’Epidiolex si presenta in forma liquida da assumere per bocca, come fosse uno sciroppo, e contiene solamente CBD.

Secondo stime del Governo, il fabbisogno nazionale è intorno ai 1000 chili. A metà giugno 2019 l’Agenzia Industrie Difesa ha indetto una prima gara a procedura aperta accelerata (importo presunto 1.520.000,00 Euro al netto di IVA) per la fornitura di 400 Kg. di cannabis (320 Kg contenenti THC, 30 misto THC e CBD e 30 prevalentemente CBD) per le esigenze dello Stabilimento Chimico Farmaceutico di Firenze e una seconda per dei macchinari (importo presunto 230.000,00 Euro al netto di IVA) per rafforzare la produzione Made in Italy nel capoluogo toscano.

Malgrado a Firenze la coltivazione continui, non senza problemi, siamo ancora a corto di prodotti per soddisfare le esigenze di un numero crescente di malati. Quanti siano però le persone che ricevano prodotti a base di cannabis per terapie non è dato sapere – il Ministero della Salute è in ritardo nella pubblicazione dei dati relativi al numero di ricette, le condizioni per cui sono previsti i piani terapeutici, le tipologie di prodotto prescritte e gli eventuali effetti avversi.

Secondo un rapporto delle Nazioni unite, è tra i primi dieci produttori di cannabinoidi terapeutici al mondo. Nel 2019 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha raccomandato alla Commissione sulle Droghe delle Nazioni unite di togliere la cannabis dalla tabella delle piante e sostanze più pericolose in modo da facilitarne l’uso medico-scientifico previsto dalla convenzioni internazionali. L’Italia ha ricollocato la pianta nella seconda tabella nel 2014 a seguito, tra le altre cose, della dichiarazione di incostituzionalità della Legge Fini-Giovanardi del 2006.

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Cannabis è il nome scientifico della marijuana, che in Italia è chiamata anche canapa o erba. È una pianta a fiore, appartiene alla famiglia delle cannabinacee, ordine delle urticales,di cui fanno parte anche le ortiche. Il Delta-9-tetraidrocannabinolo e il Trans-delta-9-tetraidrocannabinolo sono due dei suoi principi attivi, e il 18 Aprile del 2007 sono stati inseriti con Decreto Ministeriale nella tabella che ne consente la prescrizione con ricetta medica in quanto “costituiscono principi attivi di medicinali utilizzati come adiuvanti nella terapia del dolore, anche al fine di contenere i dosaggi dei farmaci oppiacei, ed inoltre si sono rivelati efficaci nel trattamento di patologie neurodegenerative quali la sclerosi multipla”.