Uruguay , marijuana di Stato «Vendita controllata»

Il progetto del governo per stroncare il traffico di droghe leggere: «Proventi per il recupero dei tossicodipendenti»

 

Il progetto del governo per stroncare il traffico di droghe leggere: «Proventi per il recupero dei tossicodipendenti»

Una manifestazione per legalizzare la marijuana al summit del G20 di Rio de Janeiro, Brasile

Un monopolio di stato sulla marijuana. È il progetto a cui sta lavorando il governo dell’Uruguay, con l’obiettivo di togliere al crimine organizzato una delle sue prime risorse economiche: il traffico di droga. Il ministro della Difesa Eleuterio Fernandez Huidobro ha spiegato che lo stupefacente potrà essere venduto solo dallo Stato e solo ad adulti registrati come utilizzatori. Chi supererà il limite previsto dovrà sottoporsi a riabilitazione. Lo scopo è impedire i profitti del traffico illegale e disincentivare l’uso di droghe più pesanti. L’Uruguay sarebbe il primo Paese al mondo a monopolizzare la vendita delle droghe leggere. Già oggi le leggi nazionali non considerano un reato il possesso di marijuana per uso personale. Ma è vietato coltivarla e lo rimarrebbe anche con il nuovo provvedimento. Il ministro della Difesa ha annunciato che la legge sarà presentata presto al Congresso, ma non ha detto quando.

LA PREVENZIONE – «È una battaglia su due fronti: contro il consumo e contro lo spaccio», ha detto Fernandez Huidobro, spiegando che i proventi della vendita saranno usati per il recupero dei tossicodipendenti. La senatrice del partito di maggioranza Monica Xavier ha dichiarato alle tv locali che se la misura passerà dovrà essere accompagnata dagli sforzi per tenere la gente lontana dalle droghe.

IL CRIMINE – L’Uruguay ha tra i livelli di criminalità più bassi dell’America latina, ma negli ultimi mesi sono aumentati i sequestri di cocaina e le sparatorie tra bande criminali. Tra gennaio e maggio, inoltre, ci sono stati 133 omicidi, contri i 76 dello stesso periodo dell’anno scorso.