Cannabis: molto bene studiarla, molto meglio produrne di più

Il primo congresso nazionale della Società Italiana Ricerca Cannabis,
SIRCA, che si terrà a Firenze il 20 maggio, non sarà purtroppo aperto
ai non addetti ai lavori il che è un vero peccato

Lo ha detto Marco Perduca, dell’Associazione Luca Coscioni: “se la cannabis terapeutica è oggi legale in Italia è merito della lotta di pazienti come Andrea Trisciouglio e associazioni come la nostra“.

Per questo motivo dirigenti e militanti dell’Associazione Luca Coscioni e di Radicali Italiani e daranno il benvenuto ai partecipanti all’evento convocato all’Istituto farmaceutico militare chiedendo loro di unirsi alla richiesta di migliaia di pazienti che non hanno accesso alle infiorescenze prodotte a Firenze di aumentare esponenzialmente la produzione di cannabis per fini medici.

Il 16 maggio scorso, in occasione di una giornata divulgativa organizzata dallo Stabilimento farmaceutico militare di Firenze è stato annunciato che la struttura è pronta a triplicare la produzione annua che nelle settimane scorse ha raggiunto i 100 chili. Sicuramente una buona notizia” hanno commentato Antonella Soldo, Presidente di Radicali Italiani e Marco Perduca che coordina
Legalizziamo.it “ma neanche lontanamente sufficiente a far fronte alle richieste di cannabinoidi medici esistenti in Italia“.

Quotidianamente l’Associazione Coscioni risponde a decine di mail di pazienti, spesso disperati, che chiedono un contatto per ottenere una ricetta per cannabis oppure, frustrati dal costo eccessivo della cannabis importata dall’Olanda o dalla mancanza di farmacie dove poter reperire il Bedrocan o il Bediol nelle piccole città, consigli per gli acquisti.

E’ di questi giorni una carenza di Bediol per problemi di colture olandesi” ha detto Perduca.

Pur riconoscendo l’importanza di un primo incontro pubblico interamente dedicato alla ricerca scientifica sulla cannabis” hanno continuato Soldo e Perduca, “occorre tenere in considerazione che in
Italia una legge c’è ormai da 10 anni e che, pur con tutti i problemi di conoscenza della stessa, nonché le chiusure culturali purtroppo permanenti di alcuni esponenti della classe medica, non si è riscontrato alcun problema da parte di pazienti che hanno avviato un percorso terapeutico con la cannabis. Se da un lato occorre sicuramente promuovere, ampliare – e quindi finanziare – la ricerca scientifica sulla pianta, dall’altra occorre avviare trial clinici che possano consolidarne le possibilità terapeutiche con sperimentazioni pubbliche controllate. Tra l’altro a Firenze vengono seguiti i protocolli europei per la produzione di prodotti attivi per medicinesarebbe un controsenso non farne una vera e propria medicina rendendola quindi totalmente rimborsabile in tutta Italia da parte del sistema sanitario nazionale“.

Durante il G7 sulla scienza di Torino il 29 settembre prossimo, al fine di promuovere ricerche scientifiche sulla cannabis e sue applicazioni terapeutiche, l’Associazione Luca Coscioni organizzerà una conferenza internazionale sul tema.

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Cannabis è il nome scientifico della marijuana, che in Italia è chiamata anche canapa o erba. È una pianta a fiore, appartiene alla famiglia delle cannabinacee, ordine delle urticales,di cui fanno parte anche le ortiche. Il Delta-9-tetraidrocannabinolo e il Trans-delta-9-tetraidrocannabinolo sono due dei suoi principi attivi, e il 18 Aprile del 2007 sono stati inseriti con Decreto Ministeriale nella tabella che ne consente la prescrizione con ricetta medica in quanto “costituiscono principi attivi di medicinali utilizzati come adiuvanti nella terapia del dolore, anche al fine di contenere i dosaggi dei farmaci oppiacei, ed inoltre si sono rivelati efficaci nel trattamento di patologie neurodegenerative quali la sclerosi multipla”.