Toscana: si alla mozione sull’accesso alla cannabis terapeutica

E’ stata approvata nella seduta del 28 giugno del Consiglio regionale della Toscana una mozione presentata dai consiglieri di “Sì Toscana a Sinistra” sull’accesso alla cannabis terapeutica. Lo riporta un articolo di Fuoriluogo.

Il Consiglio regionale, il 28 giugno scorso, ha approvato una mozione presentata dal gruppo Sì-Toscana a sinistra, primo firmatario Tommaso Fattori, per favorire la disponibilità di cannabis terapeutica all’ospedale di Careggi.

La mozione richiama quanto denunciato dall’associazione Luca Coscioni, riguardo alla “carenza del farmaco olandese Bedrocan, che il sistema sanitario importa a costi elevati e non è disponibile a Careggi da varie settimane”, come spiega in Aula il capogruppo Fattori. “Si tratta di un farmaco fondamentale, anche in considerazione del fatto che altri farmaci analoghi sono irreperibili”.

E’ una questione molto seria dato che altri farmaci cannabinoidi, come il Bediol e la FM2, ossia la cannabis prodotta nello stabilimento militare di Firenze, sono da tempo irreperibili”, hanno sottolineato Sarti e Fattori.

Col nostro atto ci uniamo alle richieste che già a maggio sono emerse durante il Congresso della Società Italiana Ricerca sulla Cannabis: arrivare quanto prima a coprire il fabbisogno nazionale di cannabis medica, aumentando conseguentemente la produzione di FM2 nell’Istituto Chimico Farmaceutico Militare di Firenze e migliorandone al contempo la qualità. C’è poi un enorme lavoro d’informazione da fare, anche presso i medici, oltre ad un necessario snellimento della burocrazia per rendere più agevole la reperibilità e nelle farmacie”.

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Cannabis è il nome scientifico della marijuana, che in Italia è chiamata anche canapa o erba. È una pianta a fiore, appartiene alla famiglia delle cannabinacee, ordine delle urticales,di cui fanno parte anche le ortiche. Il Delta-9-tetraidrocannabinolo e il Trans-delta-9-tetraidrocannabinolo sono due dei suoi principi attivi, e il 18 Aprile del 2007 sono stati inseriti con Decreto Ministeriale nella tabella che ne consente la prescrizione con ricetta medica in quanto “costituiscono principi attivi di medicinali utilizzati come adiuvanti nella terapia del dolore, anche al fine di contenere i dosaggi dei farmaci oppiacei, ed inoltre si sono rivelati efficaci nel trattamento di patologie neurodegenerative quali la sclerosi multipla”.

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